
www.bassovolturno.it – Blog di Peppino Pasqualino (Giornalista Pubblicista freelance & blogger)

Quando il Jazz bussa alla porta: serata indimenticabile a Castel Volturno

a cura di Bruno Marfè
La frustrazione di Laura Klain, la batterista che trascorre parte dell’anno a Castel Volturno e si impegna per portare buona musica nella città domitia, è palpabile e si fa sentire forte attraverso un post su Facebook. La sua voce rappresenta molti che percepiscono il mondo musicale, e il jazz in particolare, contaminato da superficialità e arroganza. “Mancanza di competenza e passione per il jazz, scelte dettate da tendenze o dinamiche di potere,” ha scritto, mettendo in luce la delusione di chi vive di vera arte e si scontra con una realtà che spesso ignora il merito. Questa lamentela colpisce nel profondo, soprattutto se consideriamo quanti talenti e realtà di valore restano invisibili in Italia. Ed è proprio in questo contesto che eventi come quello che abbiamo vissuto al MooSi di Castel Volturno diventano non solo un ricordo prezioso, ma anche un’eccezione luminosa e un atto di resistenza culturale.
Il Faro di Qualità: Alberto Bruno e l’Eccellenza Jazz
Se da una parte ci sono critiche a una programmazione musicale improvvisata, dall’altra emergono figure di autentica passione e professionalità. Tra queste, spicca sicuramente Alberto Bruno del Live Tones Napoli Party. Lui, insieme a Ornella Falco, rappresenta il rimedio perfetto alla mediocrità di cui parlava Laura: una profonda competenza, un amore autentico per il jazz e un rispetto incondizionato per gli artisti. La loro capacità di portare sul palco talenti straordinari, spesso poco conosciuti ma acclamati dalla critica internazionale, dimostra che la qualità, quando sostenuta da vera passione, può trovare spazio anche al di fuori dei circuiti più noti. Paradossalmente, figure come Alberto, che dovrebbero essere il motore della scena musicale italiana, spesso si trovano a lottare senza il giusto riconoscimento e supporto.
Una Notte Magica a Castel Volturno: Il Joanna Teters 4tet al MooSi
Grazie alla sinergia tra la mia visione e l’inesauribile energia di Alberto Bruno, il ristorante MooSi di Castel Volturno ha avuto l’onore di ospitare una serata jazz che rimarrà nella memoria. Inserito nel loro tour italiano, che li ha visti esibirsi anche sul prestigioso palco del Blue Note di Milano, abbiamo “portato” a casa nostra il Joanna Teters 4tet, sotto la guida del talentuoso contrabbassista barese Giuseppe Bassi.

Quella sera, al MooSi, non c’era spazio per mode effimere o per dinamiche del momento. C’era solo musica, pura e coinvolgente. Il talento vocale di Joanna Teters, sostenuto dalla maestria di Bassi e dalla complicità del suo quartetto, ha trasformato la sala in un tempio del suono. Ogni nota, ogni improvvisazione, ogni sguardo tra i musicisti era carico di quella professionalità e passione che Laura giustamente richiede. Il pubblico, attento e coinvolto, ha risposto con un entusiasmo palpabile, dimostrando che la sete di vera arte e musica di qualità è viva e forte, anche in contesti meno “tradizionali” per il jazz.
Un Messaggio di Speranza e Resistenza
Serate come quella al MooSi, rese possibili dalla dedizione di persone come Alberto Bruno e dalla volontà di offrire esperienze musicali autentiche, rappresentano una risposta concreta allo sfogo di Laura. Sono la prova che la “resistenza” esiste, composta da individui che, con impegno e lungimiranza, continuano a tessere la trama di una cultura musicale ricca e significativa. Nonostante le difficoltà e l’arroganza che a volte sembrano prevalere, eventi come quello con il Joanna Teters 4tet ci ricordano che la bellezza e la profondità del jazz troveranno sempre una casa e un pubblico, purché ci siano persone disposte a lottare per la sua integrità.
Nel frattempo, il nostro impegno e quello di tutti coloro che credono nel valore intrinseco della musica è quello di continuare a creare queste oasi di eccellenza.
Chi può, salvi la vera musica.


