Festival del Cinema a Castelvolturno … dove tutto cambia.

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Ottava Edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno.

Magia e Cinema d’Autore per l’Inaugurazione.

di Bruno Marfè

La Cerimonia: Brindisi, Ospiti e Saluti Istituzionali

Si è alzata domenica 19 ottobre la cortina sull’ottava edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno (FCCV8!), un appuntamento che, come promesso dagli organizzatori, Titania Teatro Produzioni, si preannuncia “ancora più magico”. L’Auditorium del Mare di Pinetamare ha accolto un pubblico caloroso per l’inaugurazione ufficiale di una settimana dedicata al cinema indipendente.

La cerimonia di apertura è iniziata con il brindisi inaugurale offerto dalle tre organizzatrici Daniela Cenciotti, Paola Esposito e Emanuela De Marco, che hanno dato avvio alla kermesse. A seguire, i saluti agli ospiti presenti sul palco, tra cui l’attrice Susy Del Giudice, e quelli in sala, come lo scrittore Pino Imperatore, l’attore-imitatore Massimiliano Cimino e l’attrice Lucia Cassini. La parte istituzionale è stata affidata all’Assessore alla Cultura Andrea Scalzone, che ha sottolineato il valore culturale e di riscatto del Festival per l’intero territorio.

Focus sulla Proiezione: NERO e il Talento Locale

Giusy Del Giudice

Il momento clou della serata è stata la proiezione del film NERO, diretto e interpretato da Giovanni Esposito. La pellicola affronta con intensità i temi del sacrificio e dell’amore fraterno, intrecciando una dimensione quasi mitologica con una realtà cruda e neorealista come quella del litorale casertano.

Il personaggio di Imma — interpretato magistralmente da Susy Del Giudice — è l’ancora emotiva e la ragione di vita del protagonista, Nero. È lei il motore che innesca la sua ‘maledizione/dono’: un percorso in cui a ogni gesto di amore corrisponde una perdita, una punizione fisica, a sottolineare come ogni bene porti con sé un sacrificio.

In un tempo in cui domina il discorso sull’individualismo, NERO interroga il pubblico: “Quanto siamo disposti a perdere per il bene dell’altro?” Particolarmente efficace è la capacità del regista di bilanciare due elementi apparentemente inconciliabili: la durezza della periferia e la dimensione quasi simbolica del miracolo, creando un racconto potente e universale.

Un’accoglienza calorosa è stata riservata a Susy Del Giudice, protagonista del film, che ha partecipato al dibattito successivo alla proiezione.

Il Dibattito: Susy Del Giudice tra Autenticità e Sacrificio
                     Daniela Cenciotti

Nel corso del confronto con il pubblico, Daniela Cenciotti ha ricordato l’importanza di guardare i titoli di coda fino alla fine: un gesto che non è una perdita di tempo, ma un atto di rispetto verso tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di un film.

Il dibattito si è acceso attorno al personaggio di Imma, la sorella del protagonista affetta da una grave disabilità. Susy Del Giudice ha raccontato con grande sensibilità il suo approccio: “Interpretare Imma è stato un avvicinamento in punta di piedi, con grande rispetto. Ho avuto bisogno del supporto di chi conosce questo mondo meglio di noi: la dottoressa Alessandra Borghese, che studia l’autismo e lavora con questi ragazzi.” E ha aggiunto: “Noi parliamo di ‘ritardo’, ma è una parola che mi suona male. A volte i ritardati siamo noi. Loro sono persone speciali, e da loro mi sono portata a casa qualcosa che non avevo mai ricevuto prima.

L’attrice ha poi sottolineato la forza del messaggio del film: “La necessità è parlare d’amore. Questo è un film che racconta l’amore tra un fratello e una sorella, ma soprattutto parla di sacrificio. Il regista dice: se ognuno di noi facesse anche solo un piccolo sacrificio, si vivrebbe molto meglio.

Il Cuore Involontario del Film: Le Parole dell’Attrice e la Risonanza del Sindaco

Durante il dibattito, Susy Del Giudice ha spiegato come la storia di Nero e Imma rappresenti una metafora universale: “Il protagonista perde progressivamente i suoi cinque sensi, ma nel farlo dona qualcosa di sé agli altri. È una storia che non parla solo di perdita, ma di dono.”

A queste parole si è collegato il Sindaco Pasquale Marrandino, che ha voluto condividere la propria emozione e riflessione: “Il modo in cui Susy ha descritto il film mi ha colpito profondamente. Se è vero che Nero perde i suoi sensi, chi guarda riceve il dono di percepirli amplificati. Questo film dà molto di più di una semplice bella storia. Dovrebbe chiamarsi Colori, perché è un film che apre e allarga lo sguardo.”

Il Sindaco ha poi lanciato un appello alla comunità: “Mi auguro che tutti gli sforzi che faremo come amministrazione possano valorizzare le potenzialità di questo territorio. Abbiamo bisogno di speranza.”

Subito dopo l’intervento del Sindaco, la serata ha registrato un vivace e partecipato dibattito in sala. A prendere la parola, tra gli altri, Lucia Cassini, che ha sottolineato con calore la bravura e la sensibilità artistica di Susy. Numerosi anche gli interventi dal pubblico, che hanno riportato l’attenzione sul tema delle disabilità e sull’importanza di promuovere momenti culturali capaci di valorizzare l’inclusione e la partecipazione attiva di tutti.

Castel Volturno: Location d’Elezione e Speranza

Susy Del Giudice ha rivelato che il regista ha scelto consapevolmente Castel Volturno come location: “Aveva ricevuto altre proposte, ma è tornato qui perché sentiva fortemente di girare in questo luogo. Questi luoghi possono sembrare segnati dalla sofferenza, ma per noi si vestono di speranza. Qui c’è un potenziale enorme.”

E, interrogata su cosa le avesse lasciato la città, ha concluso: “Dolore, sì, ma anche tanta speranza. Avete un litorale unico: un posto così, in Italia, non esiste.”

Un film ambientato in una periferia difficile, che parla di riscatto e di scelte difficili, non poteva che aprire l’ottava edizione di un festival che punta a raccontare e valorizzare proprio questi territori, trasformandoli in una vera e propria ‘Cinecittà a cielo aperto’.

Conclusioni: Una Settimana di Cinema e Formazione

Con un lancio d’autore e un dibattito ricco di emozioni e riflessioni sociali, l’ottava edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno è ufficialmente iniziata. La programmazione prosegue con proiezioni, concorsi e workshop mattutini per studenti e giovani talenti, confermando la vocazione del Festival come spazio di cultura, formazione e rinascita.

L’appuntamento è ora con le proiezioni in concorso e le attività dei prossimi giorni: una settimana intensa all’insegna del grande cinema indipendente.

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