Destinazione dell’8×1000 nel basso Volturno
E’ giusto sapere!
PARLIAMONE
www.bassovolturno.it
blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)
Sono trascorsi tanti anni dalla firma delle regole concordatarie tra la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano e il versamento volontario, da parte degli italiani nel destinare l’8×1000 delle loro tasse a favore della Chiesa, ha favorito tanti interventi di sostegno sociale sul territorio. Nonostante i presbiteri non si strappano le vesti per divulgare l’attuazione di questa forma contributiva, ogni anno lo Stato trasferisce il contenuto finanziario, destinato dalla volontà dei contribuenti, alle confessioni religiose presenti sul territorio italiano.
Anche nella diocesi capuana giungono i fondi previsti da questa forma di sovvenzione e negli ultimi venti anni sono stati tanti gli interventi caritativi, di sostentamento, di culto e pastorale distribuiti in base alle esigenze territoriali. Al fine di conoscere tale destinazione nella forania del basso Volturno è stata scomodata la segreteria diocesana attraverso richiesta inviata per posta elettronica certificata: nessuna risposta!
Ecco che da una ricerca minuziosa sull’apposito sito web dedicato all’8×1000 e alle sue relative destinazioni è venuto fuori che nell’ultimo ventennio la parte da leone l’hanno fatta Capua e Castelvolturno. Le chiese della città di Capua e l’Episcopio hanno potuto godere di una cifra che abbondantemente supera i 7 milioni di euro, se si pensa che la sola Cattedrale e la Chiesa di San Roberto Bellarmino hanno avuto un contributo di quasi 2 milioni e mezzo di euro la prima e poco più di un milione di euro la seconda.
Nella restante parte del basso Volturno la parte da leone la fa Castelvolturno con un contributo totale di oltre 4 milioni di euro; da considerare che la sola Chiesa di Santa Maria del Mare (Villaggio Coppola – Pinetamare) ha ricevuto un contributo di oltre 3 milioni e mezzo di euro per la costruzione di un intero complesso parrocchiale.
Cancello ed Arnone, con le sue due parrocchie, quella di Maria SS. Assunta in Cielo e Maria Regina di Tutti i Santi, ha potuto godere di contributi ammontanti a circa 600.000 euro per lavori di sistemazioni strutturali agli edifici religiosi.
Grazzanise con le sue due parrocchie, la Chiesa madre intitolata a San Giovanni Battista e quella dell’Annunziata, ha ricevuto contributi dell’8×1000 per un totale di oltre 630.000 euro, di cui 450.000 per la prima e 179.000 la seconda. Fanalino di coda Santa Maria la Fossa che, nonostante abbia una Chiesa dell’XI secolo considerata la gemella della Basilica di Sant’Angelo i Formis, dal 1998 al 2018 ha potuto totalizzare contributi per un totale di appena 280.000 euro.
Soltanto Capua e Castelvolturno possono vantarsi di attuare progetti sociali di rilievo, come sostegno alle povertà e alle immigrazioni, tanto da ricevere centinaia di migliaia di euro; Centro Fernandez a Castelvolturno, conosciuto in tutta Italia, e i progetti capuani “Il mondo in casa” e “Nessun uomo è straniero”, questi alcuni dei tanti progetti sostenuti dai fondi dell’8×1000 destinati alla Chiesa Cattolica.