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“La storia della Mozzarella” di Pasquale Iorio.
Un prodotto gastronomico diventa “letteratura”.
A quanto pare Cancello ed Arnone, oltre ad essere la “Capitale” dei “Mazzoni”, in quanto geograficamente posizionata nel cuore del territorio mazzonaro, e “capitale” della mozzarella di bufala, adesso si posiziona ai primi posti anche nel settore letterario, visto che negli ultimi tre anni sono due gli autori cancellesi ad avere offerto prodotti editoriali alla platea dei lettori ed un terzo, capuano, che presenta un testo dedicato a un prodotto gastronomico locale: quelli di Maddalena Della Valle, “La casa della domenica”, di Ercole Cacciapuoti, “Lo sciamano e le origini dell’uomo”, e adesso di Pasquale Iorio, “Storia della mozzarella di bufala”.
E domani, venerdì 10 maggio, nella bellissima villa comunale di Cancello ed Arnone si terrà la presentazione di questo nuovo testo il cui titolo è tutto un programma, una narrazione che pone, a pieno diritto, il così definito “oro bianco” nella giusta collocazione, con il pensiero rivolto ai risultati commerciali internazionali che addirittura raccontano di un prodotto gastronomico che ha spodestato perfino i più raffinati prodotti caseari francesi.
Dopo i saluti di due autorevoli giornalisti, Mattia Branco e Matilde Maisto, ambedue originari della cittadina cancellese, la serata sarà moderata da un altro egregio cronista del basso Volturno, il giornalista freelance Prof. Raffaele Raimondo. Gli interventi che faranno da apripista all’autore del libro “La storia della mozzarella” saranno quelli di Maria Giuditta Biancolella, Assessora alla Cultura e alla promozione del territorio del Comune di Cancello ed Arnone, Gabriele Di Vuolo, consigliere delegato alla sanità, Olimpia Di Domenico, consigliera delegata alle Politiche Giovanili e alla Comunicazione Istituzionale e Paola Paesano, artista-veterinaria che esporrà alcune sue stupende opere dal titolo “Profumo di bufale”. L’autore del testo, Pasquale Iorio, racconterà la sua esperienza di scrittore e il suo lavoro di ricerca dedicato al prodotto gastronomico più conosciuto che ha portato in giro per il mondo la “terra dei Mazzoni”.