Santa Maria la Fossa: malumore popolare per il cimitero

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www.bassovolturno.it

blog di Giuseppe Pasqualino

Giornalista Pubblicista freelance & blogger

Sempre più cittadini lamentano il buio dei loculi e il degrado nel camposanto.

La pietà umana è sempre stata una caratteristica antropologica particolare quando è rivolta all’aspetto liturgico dedicato alla morte; una forma solenne di rispetto verso quel corpo che smette di esistere materialmente ma che continua (per i credenti) ad “esistere” spiritualmente. Fatte salve le libere esternazioni soggettive nei confronti dell’aspetto liturgico, occorre rispettare le secolari tendenze della stragrande maggioranza della popolazione che misura la temperatura della capacità amministrativa in funzione del dignitoso mantenimento di quel luogo sacro dedicato ai “non più”: il cimitero, quel luogo sacro colpito più volte dal notturno intervento furtivo perpetrato da ignoti alla ricerca del prezioso metallo contenuto negli impianti dell’illuminazione votiva.

Dopo un periodo temporale dedicato al filone di indagini degli investigatori, per risalire ai ladri, buona parte della popolazione inizia a indispettirsi per il prolungato mancato ripristino dei luoghi a tanti giorni dall’accaduto; e l’unità di misura popolare è considerata quella dell’immediato (pochi giorni) intervento di ripristino dell’impianto elettrico votivo da parte del vicino Comune di Grazzanise. Il mormorio continuo giunge al punto tale da non poter evitare la domanda di fondo: come mai il coinquilino della sede cimiteriale, il Comune di Grazzanise, ha risolto il problema nell’immediato mentre quello di Santa Maria la Fossa ancora nicchia? Ancora senza custodia la sede cimiteriale dopo l’entrata in quiescenza dell’addetto comunale; unico servizio finora appaltato, quello di necroforìa mentre per la manutenzione ordinaria si naviga nel buio pesto.  

(Distacchi di intonaci e perdite di acqua dai tetti)

Il furto di rame è stato tanto ed ha procurato lo spegnimento delle lampade votive, per cui i cittadini ormai da tempo stanno ponendo sulle lastre marmoree dei propri cari le lampade alimentate da pile elettriche. A sommarsi al problema dello spegnimento delle luci giunge anche l’aspetto strutturale di parte dell’area, quella che presenta cadute di calcinacci lungo i corridoi coperti e scarsa manutenzione ordinaria dell’intera zona cimiteriale, dove si assiste anche all’abbandono di detriti di risulta a seguito di manutenzione ai loculi.

(detriti abbandonati)

Sono tanti quelli che lanciano un appello affinché il luogo destinato al riposo eterno torni ad essere accogliente e regolarmente illuminato.

 

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