SANTA MARIA LA FOSSA: AGRORINASCE PER IL 25° RIEVOCA LA STORIA DI PIO LA TORRE

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bassovolturno.it

Raffaele Raimondo cronista free lance

 

In margine al docufilm di Walter Veltroni. Presente Franco La Torre

Proiezione e dibattito seguìti dagli studenti del Segré e del Carli

(Raffaele Raimondo) – Nel penultimo giorno di quest’amaro febbraio, al Centro di Educazione e Documentazione AmbientalePio La Torre”, l’Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, in breve Agrorinasce cui attualmente aderiscono i Comuni di Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Santa Maria la Fossa, Villa Literno, e dà il proprio supporto la Regione Campania –, ha voluto offrire (nella ricorrenza del suo 25° di attività) agli studenti degli istituti “Emilio Gino Segré” e “Guido Carli”, entrambi attivi nell’agro aversano, la visione del docufilm “Ora tocca a noi: storia di Pio La Torre” sulla vita del sindacalista e deputato del PCI ucciso da Cosa Nostra 41 anni fa. A rendere ancòra più interessante la giornata di forte sensibilizzazione culturale sono stati l’introduzione e il dibattito, successivo alla proiezione, resi più che convincenti dai documentati interventi di Walter Veltroni, sceneggiatore e regista del docufilm, e di Franco La Torre che ha esternato i suoi ricordi ed il valore del “sacrificio del padre nella lotta alle mafie”.

Grande soddisfazione, dunque, del solerte amministratore delegato di Agrorinasce, Giovanni Allucci, il quale ha precisato che nel tenimento di Santa Maria la Fossa si trovano oltre 100 beni confiscati alla camorra e fra essi il più grande d’Italia, la Balzana che comprende 660 moggia di terreno agricolo e su cui è in atto un megaprogetto di utilizzazione-valorizzazione in buona parte già finanziato. Addirittura “onorato” per la visita del cofondatore del Pd (che tuttavia, all’indomani dell’elezione di Elly Schlein a segretario, ha cordialmente declinato le domande dei giornalisti giunti sul posto) e del figlio del “martire” politico siciliano si è detto il sindaco, arch. Nicolino Federico, che ha definito Agrorinasce un “punto di riferimento importante per la riqualificazione” territoriale. E parimenti fiera dell’iniziativa si è dichiarata la presidente di AgrorinasceElena Giordano, ex magistrato, la quale ha affermato che “se siamo qui oggi, a parlare con libertà e sincerità di questi temi, è merito del coraggio di persone come Pio La Torre”.

Mentre scorrevano le drammatiche testimonianze e le tragiche scene degli efferati omicidi che spensero l’esistenza di numerosi e impavidi uomini dello Stato, pochi gli studenti e le studentesse a sbirciare lo smart, , ma poche anche le autorità del Basso Volturno, probabilmente prese da inderogabili impegni d’ufficio o ignare del significativo appuntamento. Comunque, come ha puntualizzato una nota-stampa ufficiale dei promotori, è stata ritenuta di “grande valore simbolico anche la presenza all’evento di figure istituzionali quali: l’Assessore Regionale Mario Morcone, il Procuratore Capo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Carmine Renzulli, la Presidente del Tribunale di S. Maria CV Gabriella Casella e il Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, i quali hanno accompagnato l’On. Walter Veltroni e Franco La Torre, guidati dall’Amm. Delegato Agrorinasce Giovanni Allucci, alla visita de “La Balzana”, ovvero il più grande complesso immobiliare confiscato alla camorra d’Italia, sito a Santa Maria La Fossa, gestito da Agrorinasce e destinato a diventare Parco Agroalimentare dei Prodotti tipici della Regione Campania”.

 

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