PETRELLA e FEDERICO: il Fiumarella un’occasione di “unità”

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blog a cura di Peppino PASQUALINO

Il canale Fiumarella <s’ha da fare!>

Petrella e Federico: insieme si può!   

Lo immaginiamo così… e perchè no?

Adesso non ci saranno scuse, è giunto il momento di decidere e di entrare a gamba tesa nell’esecuzione di un’opera che da dieci anni è stata ferma per un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, una struttura idraulica importantissima per l’intero basso Volturno: lo scolmatore del canale “Fiumarella”. Quante immagini sono impresse negli occhi degli agricoltori e allevatori locali, quelli con le proprie aziende in golena rimaste isolate durante le esondazioni del Volturno, con i tanti danni ricevuti anche a causa della perdita di bestiame. Se in tutti questi anni fosse stato completato lo scolmatore tanti danni sarebbero stati ridotti o evitati.

La vicenda giudiziaria alcuni giorni fa si è completata, per cui il TAR ha dato praticamente il via ai lavori di sistemazione del canale, struttura idraulica del bacino inferiore del basso Volturno che recherà le acque in eccesso in direzione dei Regi Lagni; in occasione delle future, scongiurabili alluvioni del Volturno entrerà in funzione l’apertura della paratìa presente sul versante sinistro del fiume, azione che permetterà gradualmente lo scorrere delle acque in esubero lungo la struttura idraulica e contribuire all’abbassamento del livello del Volturno.

I comuni interessati da questa opera idraulica sono in particolare Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Cancello ed Arnone e Castelvolturno. In particolare i comuni di Grazzanise e Santa Maria la Fossa (in un tratto anche Casal di Principe), però,  sono quelli in alcuni tratti separati proprio dal Fiumarella. In sede di ripresa dei lavori, per rendere operativo il canale, questi enti territoriali dovrebbero agire, con la massima insistenza possibile, per fare del Fiumarella una occasione ambientale appetibile da consegnare alle future generazioni. E come?! 

(Tanti lo immaginano così)

Agli inizi degli anni ’90, per  iniziativa della sede locale di Santa Maria la Fossa della Legambiente, fu redatto un nutrito dossier, corredato da un repertorio fotografico, e formulata una dettagliata proposta indirizzata ai due comuni viciniori, alla Provincia di Caserta e alla Regione Campania; il progetto prevedeva, oltre alla pulitura completa da tutti i rifiuti dell’intero tratto del canale che raggiunge i circa 7 chilometri prima di raggiungere i Regi Lagni, la creazione di una pista ciclabile su ambo i lati, l’alberatura e la creazione di aree di sosta (pic-nic), popolamento di fauna ittica e volatile acquatica a cura della Provincia. La struttura avrebbe potuto ospitare gare sportive di pesca o di canoe (sta nascendo tale passione tra le giovani leve che non hanno dove frequentare la disciplina) facendo dei luoghi una attrattiva turistica da esportare.

Immaginate la gioia dei bambini!

SINDACI, adesso è giunto il tempo di dire la propria nelle sedi competenti. 

Le varianti in corso d’opera si possono fare…si possono fare… quando si vuole!     

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