Le Cicogne Bianche “cittadine onorarie” di Brezza

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

bassovolturno.it    blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)

 

La coppia dei magnifici volatili tutelata dall’AILPS CAMPANIA

La nidiata presente sul traliccio dell’alta tensione, coccolata e vigilata dai volontari dell’associazione regionale di stanza a Grazzanise.

Tutto è iniziato nel 2014, da quando l’associazione AILPS CAMPANIA (Associazione Italiana Libera Pesca e Sport) che ha sede a Grazzanise, con il servizio di vigilanza territoriale, tutela il nido delle rare <Cicogne Bianche> posizionato sul traliccio dell’alta tensione a dimora in via San Marco, nella frazione di Brezza.

Grazie alla sensibilità dell’AILPS, in particolare del Presidente regionale, Franco Villano, nell’anno successivo fu costruita una base in ferro per facilitare il sostegno del nido (anche questo fatto dai volontari dell’associazione di libera pesca e sport) e collocata alla sommità del traliccio elettrico grazie all’impegno e disponibilità dei tecnici di TERNA, la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione energetica.

Da allora ogni anno la coppia di cicogne bianche allieta tutti con lo spettacolo della nidiata; <con grande anticipo rispetto allo scorso anno  –  ci fa sapere il Presidente dell’AILPS, Franco Villano  – dieci giorni giorni fa è arrivato il maschio della coppia di cicogne per ammirare la loro nidiata>.

Come punto di partenza per la valorizzazione del basso Volturno, l’AILPS CAMPANIA, sempre nel 2014, organizzò una grande manifestazione per introdurre sul territorio il <Progetto Cicogna Bianca>, iniziativa che attirò a Brezza le autorità provinciali, territoriali, le scuole e la popolazione locale. Il progetto era, ed è ancora oggi, tendente ad argomentare ogni sorta di iniziativa per sviluppare il sentimento ambientalista, il desiderio di diffondere l’attività sportiva della pesca e creare attrattive turistiche sul territorio.

Intanto l’impegno dell’AILPS sul territorio continua non solo sul versante della tutela di questo meraviglioso volatile, dalla maestosa grandezza ed eleganza, ma anche su quello indirizzato al recupero di aree umide, come quella del canale artificiale “Fiumarella“, da anni abbandonato al proprio destino nel disinteresse delle amministrazioni comunali di  Santa Maria la Fossa e Grazzanise.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altri Articoli

GRAZZANISE: una APP ambientale per i propri giovani

www.bassovolturno.it blog di Giuseppe Pasqualino Giornalista Pubblicista freelance & blogger ARTEMISIA ancora in campo: dalla cultura all’ambiente. Educazione ambientale, conoscenza del territorio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *