L’archeologo “passionista” 

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a cura di Peppino PASQUALINO

Giornalista Pubblicista freelance & blogger

Da Santa Maria la Fossa con “Passione”

Gianluca Mirra a Roma per il voto della “Memoria Passionis”

Tutto ha avuto inizio durante una “Missione” dei Padri Passionisti a Santa Maria la Fossa, nella parrocchia in cui è cresciuto e laddove la sua famiglia teneramente gli ha trasmesso i principi cristiani; una “Missione” che lo ha accompagnato nel cammino di “discernimento” in un periodo nel quale – così come lui stesso narra – <avvertivo dentro il desiderio di servire il Signore consacrandomi a Lui non avendo trovato realizzazione in altre realtà>.  Un desiderio, tra l’altro, sopraggiunto dopo avere conseguito la laurea in “Archeologia” presso l’Istituto Orientale di Napoli.

E pochi giorni fa, domenica 17 settembre 2023, il giovane fossataro Gianluca Mirra, 31 anni, religioso appartenente alla Congregazione della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, o più comunemente conosciuta come Congregazione Passionista, a distanza di quattro anni dalla prima professione emessa al Monte Argentario, oltre ai tre comuni voti di povertà, castità e obbedienza ha professato il quarto nelle mani del Padre Provinciale Giuseppe Adobati: il voto della “Memoria Passionis”, avvenuto presso la Scala Santa in Roma, che quotidianamente fa memoria della Passione di Gesù che, <secondo l’intuizione e il desiderio del nostro Padre Fondatore, San Paolo della Croce> – racconta Gianluca Mirra – <è la più grande e stupenda opera del divino amore ma anche rimedio a tutti i mali>.

Il suo percorso spirituale vero e proprio ha avuto inizio ufficialmente – come lui stesso dichiara – l’8 settembre del 2016 quando è entrato nella casa di postulandato di Bari dopo il quale ha avuto inizio il noviziato,periodo in cui si è immerso nella forte spiritualità passionista.  <Una volta trasferito nella casa provinciale di Santa Maria ai Monti ai Ponti Rossi in Napoli – racconta raggiante Gianluca io e i confratelli  abbiamo frequentato il triennio di studi teologici presso l’istituto San Tommaso d’Aquino di Capodimonte>.

E da Napoli il cammino spirituale si è ancora più arricchito con il “baccellierato” in Sacra Teologia e l’esperienza di apostolato al Pontificio Santuario a Casalotti, zona della periferia romana, dove ha frequentato corsi di musica liturgica. <La mia scelta di vita  alla sequela di Cristo crocifisso e risorto, – racconta Gianluca Mirraè nata da un desiderio che ho sentito pienamente realizzato nella mia consacrazione al Signore per servirlo>. E aggiunge: <Essa è stata anche segnata dal fatto che fin da piccolo mi sono stati insegnati dei sani principi cattolici e un amore per le cose sacre e tutto questo mi ha sempre portato a spendere del tempo per Gesù, quel Gesù che ho sempre sentito vicino e che ho sempre considerato il mio migliore amico>.   

 

 

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