Il beato “Carlo Acutis” ha lasciato il segno

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a cura del Prof. Enrico Roberto Alicandri

Testimonianze di vita cristiana. I giovani di Azione Cattolica a Scafati per incontrare Antonia Salzano, mamma del Beato Carlo Acutis.

(Settore giovanile ACI Santa Maria la Fossa)

Tutto è cominciato nel settembre scorso con l’arrivo in parrocchia del busto reliquiario pellegrino del beato Carlo Acutis. Una “tre giorni” di preghiere e riflessioni fortemente voluta dal Parroco, don Pasquale Buompane, in collaborazione con i giovani di Azione Cattolica Italiana di Santa Maria la Fossa, che nel mese di ottobre dello stesso anno si sono recati in pellegrinaggio parrocchiale al “Santuario della Spogliazione” di Assisi, luogo in cui è esposto in modo permanente il corpo del beato Carlo Acutis, quindicenne milanese (nato a Londra) vissuto in stile di santità ed ora in processo di canonizzazione.

(Beato Carlo Acutis)

Un’altra “trasferta” importante è stata vissuta domenica scorsa dalla fucina formativa giovanile dell’Azione Cattolica fossatara: l’incontro con Antonia Salzano, madre del “Beato”, presso la parrocchia “San Francesco di Paola” di Scafati. L’evento, organizzato dal parroco di Scafati don Peppino De Luca, oltre alla presenza dei fedeli locali, ha visto la partecipazione di vari gruppi provenienti da diverse Diocesi campane. Significativa la presenza di tante mamme che, proprio come Antonia, hanno vissuto la “separazione terrena” dai loro figli.

(Don Peppino De Luca e Antonia Salzano)

I presenti hanno avuto modo di constatare, sin dalle prime battute, la grandezza del messaggio evangelico di Carlo attraverso la testimonianza proprio della mamma che ha raccontato delle passioni del figlio, tra cui anche i videogiochi, sottolineando la grande compostezza che il figlio aveva nell’utilizzo degli stessi.
<Carlo non si annoiava mai”> – ha raccontato la madre – <partecipava alla Santa Messa tutti i giorni, animava l’Adorazione Eucaristica, era catechista e rendeva prezioso il suo tempo per dedicarsi agli altri, all’ascolto, all’aiuto del prossimo>. E ha aggiunto: <Preparava cibo e bevande calde per i poveri e con la sua paghetta settimanale acquistava sacchi a pelo per i senza tetto, accompagnato dal suo domestico di religione induista che, grazie all’esperienza vissuta con Carlo, oggi, è un fervente cattolico>.
L’album curato dai giovani, ricco di testimonianze scritte, preghiere, intenzioni, immagini e foto di gruppo è stato consegnato alla signora Antonia che ha concluso il fruttuoso incontro con un monito e un appello destinato a loro che hanno fortemente desiderato questo momento formativo: <Cibatevi della “Scrittura”, vivete la “Fede” in modo autentico e pregate per la canonizzazione di Carlo>.

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