Giornate della “Gardensia” per la sclerosi multipla. Nel basso Volturno “Arrangiatevi”

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blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)

Nelle giornate (4, 5 e 8 marzo) dedicate alla vendita delle “gardensie” soltanto Capua si muove insieme ad altri centri dell’hinterland casertano.

Almeno il sito “www.aism.it” è bene divulgarlo per ogni sorta di informazione

Soltanto nella città di Capua, nelle giornate del 4 e 5 marzo scorsi, in Piazza Giudici l’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ha effettuato la “Giornata della Gardensia” per raccogliere fondi, quelle risorse finanziarie che finora hanno permesso alla ricerca scientifica di fare passi da gigante nella cura della sclerosi, una malattia invalidante che colpisce in particolare la fascia giovanile. Nella giornata di domani, 8 marzo, la raccolta di fondi continuerà con la vendita della bellissima pianta di gardensia per sostenere, oltre la ricerca scientifica, le sezioni dell’associazione sparse sul territorio italiano, quelle che garantiscono servizi sul territorio: centri socio assistenziali, servizi di riabilitazione, attività di supporto e perfino turismo sociale accessibile.

Tutti questi servizi, però, sono concentrati soltanto nel capoluogo casertano, <tutto il resto è noia> nonostante le statistiche lascino trasparire chiari segni di molteplici casi sparsi nell’intera provincia. Domani la raccolta fondi sarà garantita soltanto nella zona a nord di Napoli e nel centro città.

Nell’intero basso Volturno il silenzio è “assordante”, così come è inconcepibile l’assenza completa di informazione e presenza territoriale in un bacino di utenza che sfiora i 60.000 abitanti; mentre dalle statistiche apprendiamo che in Italia si registrano 113 casi ogni 100.000 abitanti con una crescita annuale di circa 2.000 nuovi casi.

Dal fronte ASL territoriale del basso Volturno, tra l’altro fascia geografica divisa tra competenze dei distretti di Santa Maria Capua Vetere e Castelvoltrurno, non giungono segnali informativi, tantomeno si avvertono quelli tendenti ad aprire sedi di servizi a favore dei pazienti colpiti dalla sclerosi multipla; nel basso Volturno vige la legge del “tira a campare” e fa sempre più eco la famosa battuta finale di Totò nel film <Arrangiatevi>.

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