Fa caldo?… e che fa?

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Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance & blogger)
Canale Youtube – Giuseppe Pasqualino

Emergenza caldo nel basso Volturno: Protezione Civile, la grande assente.

Piani di emergenza? Carta straccia. 

Una emergenza che preoccupa sempre di più; ma non è quella del caldo afoso e insopportabile bensì quello dell'assenza sul territorio del basso Volturno della "protezione civile". Perché la protezione civile non è quella che vediamo dispiegata durante le sagre della mozzarella, quell'intervento (abusivo) di volontari chiamati a trasformarsi in ausiliari del traffico (per la gioia dei comandi di polizia locale) o, addirittura (sigh!), in posteggiatori in occasione delle feste patronali. 
La protezione civile è quando al presentarsi di una emergenza (tra l'altro pianificabile in tempo di pace perché ogni anno si ripete) si attiva il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), presieduto dal primo cittadino, coadiuvato dal responsabile dell'ufficio di protezione civile, e composto dai responsabili delle funzioni di supporto, e si pongono in cantiere tutte le attività operative a livello territoriale per sovvenire ai bisogni della cittadinanza, azioni tutte pianificate nel "Piano di Protezione Civile comunale" messo a conoscenza di tutti, aggiornato costantemente e diffuso con ogni mezzo possibile (non lo conosce nessuno).
In tutti i siti web istituzionali, veicoli digitali che azzerano la tempistica della comunicazione, non si trova alcun cenno ai "piani di protezione civile", alcun cenno all'emergenza caldo di questi giorni, alcun cenno ai numeri telefonici di emergenza, alcuna indicazione riguardante i comportamenti da adottare. 
Tristemente i siti web dei comuni annunciano in prima pagina come pagare l'IMU e la TARI on-line. Se fosse vissuto Totò in questi giorni avrebbe gridato:

“Arrangiatevi”!


		

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