Da San Martino a San Marino

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a cura di Peppino PASQUALINO

Giornalista Pubblicista freelance & blogger

Giuseppe D’Abrosca firma per la “Pennarossa”

squadra della Repubblica di San Marino

(Giuseppe D’Abrosca a 6 anni)

Il frutto si riconosce dalla pianta e dalla pianta viene fuori un buon frutto;  la regola è confermata ancora una volta se si scorge la storia di Luigi D’Abrosca, da sempre vissuto a Brezza di Grazzanise, appassionato di calcio, non solo da spettatore bensì da atleta, al punto di superare le prove atletiche nel 1990 ed essere accolto tra le fila delle giovanili della Casertana Calcio, quando militava in serie B. Un sogno avverato ma subito infranto; per i genitori che lavoravano entrambi al setificio di San Leucio era impossibile portarlo agli allenamenti ogni qualvolta fosse stato necessario.

(Giuseppe con il Presidente Poggiani e il dirigente sportivo Leghissa)

(con la maglia del Pennarossa della Repubblica di San Marino)

Ma lo stesso sogno si è incarnato nuovamente nel figlio Giuseppe che il 16 agosto ha firmato il contratto davanti al direttore sportivo, Max Leghissa, e il Presidente, Manuel Poggiani, della “Pennarossa”, squadra che milita nella serie “A” del campionato della Repubblica di San Marino. Entrato nelle giovanili della squadra sammarinese come trequartista, Giuseppe D’Abrosca, si è già trasferito nella vicina Rimini per continuare i suoi studi di ragioneria e marketing a cura della società sportiva di San Marino mentre frequenterà gli allenamenti presso il centro sportivo della “Pennarossa” .

<Aveva sei anni quando iniziò a dare i primi calci ad un pallone nella “Polisportiva San Martino” alla quale è legato sentimentalmente per avergli fatto da trampolino di lancio e alla quale dedico tutta la mia riconoscenza> – ci racconta il papà di Giuseppe, Luigi D’Abrosca, e continua: <dopo una delusione avuta dalla mancata selezione a Capua, caparbiamente Giuseppe ha continuato ad allenarsi e grazie al direttore sportivo, Giuseppe Parente, è stato visionato e ha partecipato al campionato regionale del settore giovanissimi>.   Poco prima del periodo pandemico, nel 2019, Giuseppe si trasferisce sportivamente a Recale e con la squadra allievi raggiunge la finale regionale contro il Foggia.

L’importanza del lavoro svolto dai dirigenti sportivi e dagli allenatori delle squadre locali di Grazzanise e Brezza apre ai giovani la possibilità di concretizzare i loro sogni e di allontanarsi dai percorsi negativi che la società spesso propone. <Porterà sempre Brezza nel suo cuore maggiormente adesso che giocherà lontano da casa e in uno Stato straniero – conclude papà Luigi –  il mio doveroso e sentito “grazie” lo destino ai mister Parente, Vincenzo D’Addio, Emilio Cantiello e Massimo D’Amelio, mentre ai giovani li esorto a credere fortemente nei loro sogni>. 

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