Celebrazione della Patrona Sant’Agata… Capua potrebbe gemellarsi con Catania

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blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)

Busto e reliquia di Sant’Agata

Riprende il culto dopo la pandemia

Capua si stringe nuovamente alla sua “Patrona” nella Cattedrale. Ritorna il desiderio di proporre un gemellaggio con la città di siciliana di Catania. Tocca al Comitato lavorare in questa direzione. E anche la “Pro Loco” e il Comune capuano dovrebbero fare la loro parte.

La pandemia ha spento sul nascere il desiderio di unire la città di Capua a quella di Catania in un gemellaggio religioso; infatti le due realtà hanno in comune la venerazione di Sant’Agata perché la “Patrona” di ambedue, oltre ad esserlo della “Repubblica di San Marino, dell’isola di Malta e di altre quarantadue città italiane.

Le parole del Vescovo di Capua, S.E. Salvatore Visco, durante la breve omelia dedicata alla Santa Patrona in occasione della Messa solenne celebrata nel Duomo capuano, hanno dato forza alla venerazione della Santa martire catanese intendendo chiaramente richiamare i fedeli al culto di questa donna che subì il martirio rifiutandosi di abiurare pubblicamente la propria fede in Dio; un crudele martirio avvenuto, dopo la tortura, con l’asportazione dei seni con l’uso delle pinze.

 

E il busto argenteo di Sant’Agata conservato nel Duomo della città di Capua, esposto in occasione del giorno del suo martirio, espone alla sua base un reliquiario contente, appunto, un pezzo del seno della Santa siciliana.

Ora il comitato che si dedica ai festeggiamenti religiosi in onore della Santa Patrona, richiamato dall’eco delle maestose manifestazioni di venerazione da parte dei cittadini di Catania, che per ben tre giorni si stringono, con folle straripanti, attorno al busto di Agata, si concentreranno nel concretizzare un gemellaggio religioso tra le due città; un evento che potrebbe avere risvolti importanti per l’economia locale e la spiritualità di Capua, sede arcivescovile della diocesi. 

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