Capua saluta il “suo” Poeta

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La Chiesa di Capua piange la scomparsa di don Giuseppe Centore

a cura di Enrico Roberto Alicandri

 

Nel tardo pomeriggio di oggi, Lunedì 11 settembre 2023, l’Arcivescovo di Capua, S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Visco, ha comunicato al clero la dipartita di don Giuseppe Centore, poeta, filosofo, teologo, Canonico della Cattedrale ed ex docente.

Don Peppino (16 aprile 1932 – 11 settembre 2023) dopo aver terminato gli studi teologici presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. “San Luigi” di Napoli è ordinato sacerdote. Si laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed è subito docente incaricato di Teologia e Filosofia presso l’istituto Superiore di Scienze religiose “San Roberto Bellarmino” di Capua di cui, successivamente, diventerà anche direttore. Già direttore del Museo Campano di Capua, è considerato uno dei più grandi poeti cristiani del ‘900. I suoi scritti sono stati tradotti in diverse lingue ed egli stesso ha tradotto “Il Cimitero marino”, poemetto in lingua francese di Paul Valery. La sua prolifica attività di poeta comincia nel 1967 con “La parola” e continua negli anni con numerose raccolte, opere religiose e pubblicazioni, figlie di un’intensa attività di studio e ricerca sulla storia di Capua (sua città natale) edite da Curcio ed Edizioni Scientifiche Italiane.

Senza timore di smentita, possiamo tranquillamente affermare che don Peppino Centore, così come in passato aveva fatto il compianto don Salvatore Foglia, ha contribuito enormemente ad accrescere il prestigio e la reputazione culturale della Chiesa capuana. Mancheranno le sue Lectio Magistralis. Mancherà la sua innata capacità dialettica.

La bibliografia di don Centore:

Poesia:

  • La Parola, Laurenziana, Napoli 1967
  • IL Dialogo, Edikon, Milano 1969
  • Il Silenzio, Edikon, Milano 1971
  • Axamenta, L’Airone, Capua 1973
  • Poesie, Laurenziana, Napoli 1977
  • Esule vento, Panda, Padova 1980
  • Sine nomine, L’Airone, Capua 1982
  • L’uomo di Coleridge, Laurenziana, Napoli 1984
  • Il liuto di Orfeo, Laurenziana, Napoli 1985
  • Ladro di eternità, Panda, Padova 1986
  • L’alta letizia, L’Airone, Capua 1987
  • Il cembalo scrivano, L’Airone, Capua 1988
  • La veste di Arlecchino, L’Airone, Capua 1988; riedito come L’ostaggio delle muse, Armando Curcio, Roma 2009

Prosa:

  • Le ragioni della poesia, Milano 1971
  • L’Eroe, il Superuomo, il Santo, Pisa 1972
  • Aesthetica in vivo, Milano 1973
  • La poesia di Karol Wojtyla, Capua 1982
  • Don Umberto, Un prete così, Capua 1982
  • L’amanuense di Borges, Capua 1984

Traduzioni:

  • Il Cantico dei Cantici, Capua 1977
  • Il cimitero marino di Paul Valéry’, Caserta 1984

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