ACQUA, quanta e come assumerla! Importante saperlo.

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La parola all’esperta

Dott.ssa Ursula PASQUALINO (Biologa- Nutrizionista)

Senza di essa non potremmo vivere.

Rispettarla e risparmiarla è un dovere di ognuno di noi.

La quantità indicativa è di 8 bicchieri di acqua al giorno ma molto dipende dalla costituzione, dall’attività fisica e dal clima in cui si vive. Tra acqua nelle bottiglie di plastica e acqua nelle bottiglie di vetro è preferibile scegliere quest’ultima, se possibile è meglio evitare di usare i sistemi di filtraggio dell’acqua, l’acqua dura, cioè con calcare, non danneggia i reni e anzi è da preferire all’acqua che è stata sottoposta a processi di addolcimento. Quando si parla di acqua, alla base di ogni processo del nostro corpo, non possiamo fare affidamento sulle sensazioni. Infatti, spesso un inizio di disidratazione è mascherato da una sensazione di fame e il senso stesso della sete, oltre a dipendere dall’età, dal momento che negli anziani è meno marcato, si fa sentire solo quando il corpo ha già perso l’1-2% di liquido. Ma a questo punto cominciano anche a manifestarsi i primi segni della disidratazione, come calo dell’umore, stanchezza, problemi di concentrazione.

È importante quindi tenersi idratati, ma quanta acqua bere al giorno? La domanda non ha una risposta diretta e semplice, in generale il consiglio è di bere 8 bicchieri di acqua al giorno, considerando anche l’acqua bevuta ai pasti, questa quantità, che è puramente indicativa, varia però in base alla persona, alla costituzione, se si fa più o meno esercizio fisico, se si suda, quindi il consiglio è di tenere gli 8 bicchieri al giorno come riferimento ma poi è importante ascoltare il proprio corpo e vedere come possa funzionare meglio.

E quale acqua bere? Si può scegliere l’acqua in bottiglia, ma bisogna prestare attenzione a scegliere bottiglie di vetro in quanto le bottiglie di plastica possono essere lasciate sotto il sole, sia nella fase di trasporto che prima della vendita, e con il caldo sprigionano sostanze nocive che passano cosi all’acqua che si beve.

Gli scienziati hanno visto che la plastica generalmente usata per le bottiglie d’acqua, PET, se esposta a calore per un periodo di tempo prolungato può rilasciare bisfenolo A, capace di alterare il sistema nervoso e quello immunitario. Più è alta la temperatura a cui sono sottoposte le bottiglie e più sostanze vengono rilasciate, per cui non è una buona idea lasciare la bottiglia di plastica piene d’acqua in macchina sotto il sole. Per quanto riguarda l’acqua dal rubinetto, quando questa è dichiarata potabile è sicuramente la scelta migliore, controllata, sicura ed economica. Negli ultimi anni si è assistito all’avvento in commercio dei filtri, da applicare ai rubinetti. Il problema dell’acqua filtrata è che spesso non vengono rimosse solo particelle di cloro ma anche i preziosi sali minerali impoverendo molto l’acqua. Senza contare che questi filtri possono fungere anche da ricettacolo di batteri che poi si riversano nell’acqua che andremo a bere.

Un altro luogo comune da sfatare è che l’acqua dura, cioè che contiene calcare, possa danneggiare i reni. In realtà questo non è vero, anzi, spesso le acque sottoposte a processi di addolcimento sono più povere di magnesio ma più ricche di sodio, caratteristica che potrebbe favorire ipertensione.

 

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