AAA cercasi quotidiani, riviste e libri a Santa Maria la Fossa, cittadina senza distribuzione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

https://bassovolturno.it    blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)

Quotidiani in classe?… per alcuni è un sogno. Sempre più social e sempre meno lettura.  Cultura?… di che si tratta?

E mentre il senatore Alberto Barachini, sottosegretario del “Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, indica l’importanza fondamentale di inserire nei programmi scolastici la lettura dei quotidiani, spesso occorre fare i conti sulle limitazioni al servizio di distribuzione della carta stampata. Sempre da fonti ministeriali giunge notizia che in Italia sono mille le scuole che hanno fatto richiesta di finanziamento per accedere all’acquisto di quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, una pratica che dovrebbe (a sentire gli addetti ai lavori) stimolare la lettura, la critica, il confronto tra gli studenti.

Dai dati diffusi dagli istituti specializzati nelle analisi di mercato e sondaggi specifici non si riesce a intravedere uno spiraglio di luce nel settore della lettura dei quotidiani tra i ragazzi, specialmente quelli del sud Italia, troppo attratti dalle divagazioni “social”.

Un chiaro segnale negativo giunge dalla città capoluogo del basso Volturno, Capua, dove delle quattro edicole presenti sul territorio ne è rimasta soltanto una, inoltre alquanto defilata dal centro urbano; il segnale non fa trasparire soltanto motivi economici di gestione bensì la disaffezione nei confronti della stampa quotidiana, ancora meno per quella periodica e libraria.

Nel bacino del basso Volturno tale disaffezione si vive particolarmente in tutta la sua drammaticità nella cittadina di Santa Maria la Fossa, luogo in cui la “preoccupazione” di non poter leggere è “giustificata” dall’assenza completa della distribuzione della stampa quotidiana e periodica. In altre parole i fossatari desiderosi di aprire un giornale quotidiano, una rivista, un periodico devono percorre oltre tre chilometri e mezzo ( sette per andata e ritorno) per raggiungere il più vicino punto di distribuzione attualmente presente nella cittadina di Grazzanise.

Nessuno fermento all’orizzonte giunge dagli assessorati alla cultura e all’istruzione degli enti territoriali e la diffusione della lettura dei quotidiani e di tutta l’editoria in generale resta un impegno demandato alla scuola, quella che finora di certo esce sconfitta per non avere alimentato sufficientemente il desiderio del “sapere”.

 

4 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altri Articoli

GRAZZANISE: una APP ambientale per i propri giovani

www.bassovolturno.it blog di Giuseppe Pasqualino Giornalista Pubblicista freelance & blogger ARTEMISIA ancora in campo: dalla cultura all’ambiente. Educazione ambientale, conoscenza del territorio

4 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *