TARI ecco la classifica del Basso Volturno

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Blog di Giuseppe Pasqualino
(Giornalista Pubblicista freelance & blogger)

Tassa TARI: Grazzanise la virtuosa, Santa Maria la Fossa, la più cara,

fanalino di coda,  servizi più che dimezzati a parità d’imposizione tributaria.

Castelvolturno la meno cara, Cancello Arnone e Capua potrebbero fare di più. 

Il settore rifiuti solidi urbani è stato sempre considerato una spina nel fianco per tutte le amministrazioni locali, anche perché ancora non si è radicata a pieno titolo la cultura del recupero dei materiali di scarto e poco si fa e poco si spende nella prevenzione e nell’informazione, quasi niente (a sentire le istituzioni scolastiche) nel mondo della scuola. Nel basso Volturno, come tantissime cose in Italia, i servizi operano a macchia di leopardo senza continuità territoriale.

Sempre legata alla tematica vi è quella dell’imposizione tributaria, altra spina nel fianco delle giunte municipali alle prese con i costi e con i bilanci per fare quadrare i conti comunali; molto spesso alle promesse elettorali non corrispondono i fatti operativi durante l’effettiva gestione amministrativa. Nel caso della famigerata tassa sui rifiuti, da indagine effettuata presso gli uffici tributi dei cinque comuni del basso Volturno, tenendo come unità di misura una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 100 metri quadri, a Castel Volturno si versa un tributo annuo di circa € 344,00, a Grazzanise € 386,00, a Santa Maria la Fossa addirittura € 730,00,  a Capua € 428,00 e a Cancello ed Arnone ben € 482,00.

La cittadina tirrenica sembra essere la più virtuosa dal punto di vista tributario mentre il Comune di Santa Maria la Fossa quello più caro. L’Ente fossataro un comune nel quale il tributo legato al servizio dei rifiuti e della raccolta differenziata è praticamente raddoppiato. Eh sì, perché come tributo non è mutato nel tempo, anche essendo comunque il più caro della zona, ma il servizio è più che “dimezzato”: niente più buste come quelle distribuite un tempo per la carta, la plastica, l’umido, adesso soltanto sacchetti anonimi senza alcuna indicazione per gli utenti; ufficio per la distribuzione dei sacchetti, alternativamente presente presso la sede comunale e presso il Centro Atlantide, per molti irraggiungibile; cestini per l’umido diventati un  miraggio; compostiere neanche a parlarne; pubblicità e informazione inesistenti; isola ecologica chiusa da quattro anni; nessuna informazione per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata effettuata; mancata raccolta dei rifiuti pericolosi (medicinali scaduti e pile esauste); mancata raccolta degli olii provenienti da scarti di cucina. A questo punto la tassa per i fossatari dovrebbe più che dimezzare.

(Santa Maria la Fossa – Isola ecologica chiusa da quattro anni) 

Analizzando bene il tutto, la più virtuosa, a questo punto, appare chiaramente essere il Comune di Grazzanise che, oltre a garantire un efficace servizio di raccolta differenziata, sta investendo in pubblicità, ha incrementato la presenza lungo le strade cittadine di contenitori per la differenziata e ha introdotto una funzionale isola ecologica presso la quale la cittadinanza può recare ogni sorta di suppellettile (armadi, sedie, poltrone, elettrodomestici, legno, metalli, ecc.); gli ultimi dati ricevuti dall’ufficio ecologia grazzanisano danno la raccolta differenziata al 75%.    

2 risposte

  1. Ciao Peppe.Noi di S. Maria La Fossa . Abbiamo cambiato nome? Si paga tutto di più.Ora il nostro paese si chiama Montecarlo.Ti saluto cordialmente.

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  1. Ciao Peppe.Noi di S. Maria La Fossa . Abbiamo cambiato nome? Si paga tutto di più.Ora il nostro paese si chiama Montecarlo.Ti saluto cordialmente.

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