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Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance & blogger)
Canale Youtube – Giuseppe Pasqualino
Interventi in chiaro-scuro e senza criteri di continuità.
Segnaletica, arredo e sicurezza: basso Volturno al palo.
In tema di viabilità, una antica piaga della provincia casertana particolarmente visibile nel basso Volturno, continuano ad essere notati interventi in chiaro/scuro e non si riesce a comprendere il criterio delle manutenzioni a chiazze; ultimo quello completato appena qualche settimane fa che ha visto teatro dei lavori la provinciale 260, asfaltata a metà. Nel frattempo c’è da dire che dopo anni di segnalazioni e di completi disorientamenti da parte degli automobilisti, finalmente all’uscita dello svincolo della SS7quater, in direzione di Castelvolturno centro, troviamo in bella vista le indicazioni stradali che orientano chiaramente gli utenti in tutte le direzioni.
Ancora tanto da dire, e da fare, per quanto riguarda la manutenzione delle strade provinciali nonostante il continuo intervento delle squadre addette al taglio della vegetazione lungo le arterie più frequentate; un’azione, questa, sempre più importante specialmente agli incroci dove spesso non vi è una ottimale visibilità proprio a causa della presenza di alta vegetazione che ostruisce la vista.
E alcune strade che introducono ai centri abitati sono viste come biglietti da visita dai viaggiatori di passaggio; per le quattro cittadine del basso Volturno un voto appena di sufficienza è garantito, in quanto qualche “impresentabile” percorrenza abbassa la media dell’eccellenza.
E’ il caso di Castelvolturno che al visitatore si presenta con due viali alberati ai due margini della provinciale, subito all’uscita dello svincolo della SS7 quater, che invitano a tranquille passeggiate seppur non troppo manutenute e in assenza totale di panchine. Cancello ed Arnone, al suo ingresso sud, presenta al visitatore un accogliente viale alberato dallo svincolo della provinciale 333 fino all’inizio del centro abitato di Arnone, laddove campeggia il glorioso veicolo F104, ormai in pensione, donato dall’aeroporto militare di Grazzanise.
Grazzanise ha dovuto lavorare tanto per rendere agevole le passeggiate dei propri cittadini; adesso che i due ingressi sono stati alberati e ben illuminati attendono soltanto ancora qualche piccolo sforzo per dotare il percorso di panchine, completamente assenti.
A Santa Maria la Fossa, ahimè, si infrange ogni ipotetico desiderio di fare l’unica passeggiata possibile, quella che i cittadini, dopo la copertura dei fossi laterali all’ex statale 264 (ora provinciale 333), da quarant’anni attendono con una degna pavimentazione dei marciapiedi che conducono alla sede cimiteriale; ovviamente il desiderio resta quello di vederli dotati di alberatura e panchine che vivono ancora nei sogni dei fossatari che attualmente assistono alla vista di lunghi marciapiedi impraticabili, infestati di erbacce e di un cartello stradale, mezzo bruciato, indicante (per chi riesce ancora a leggerlo) il nome del comune.