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blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)
Continuano i zig zag dei ciclisti lungo la provinciale 333 dopo il centro abitato di Santa Maria la Fossa. Si attende qualche morto prima di intervenire? Spesso avviene così!
Rispetto ad alcuni anni fa la viabilità provinciale è sensibilmente migliorata, l’intervento degli operatori della Regione Campania ha visto ridonare visibilità a tanti tratti stradali, quelli che fino a qualche tempo fa si presentavano come vere e proprie boscaglie presenti ai margini. Anche i fossi laterali, in diversi punti, sono stati liberati da rovi e vegetazione selvaggia, mentre all’altezza dell’incrocio con la strada dell’aeroporto militare di Grazzanise e base NATO è ormai una bella realtà la rotonda stradale che evita pericolosi incroci tra autoveicoli.
In tutto il basso Volturno, l’intera strada provinciale 333 (ex strada statale 264) che corre dal centro di Capua e fino ai margini centrali della cittadina di Castel Volturno si presenta alquanto percorribile, tranne il tratto tra il centro urbano di Santa Maria la Fossa e la nuova rotonda stradale, da poco costruita, laddove si snodano i percorsi in direzione di Casal di Principe e della Reggia di Carditello. Le corrugazioni e le buche stradali sono tante, quelle che costringono a sterzate improvvise sia gli automobilisti sia i ciclisti, comportamenti che prima o poi faranno registrare qualche incidente, scongiurabile soltanto da un immediato intervento di rifacimento, a regola d’arte (sigh!), del tappeto stradale.
Il tratto che qui stiamo considerando sembra essere stato dimenticato dal settore viabilità della provincia casertana, ente locale che già aveva dimenticato il centro abitato di Santa Maria la Fossa in occasione dell’emergenza “esondazione del Volturno”, quando non era stato citato nell’ordinanza che indicava ai cittadini del basso Volturno la percorribilità stradale per evitare gli isolamenti dovuti alla presenza di acque del fiume.
E la cittadina fossatara continua a essere “snobbata” se si considera la segnaletica presente all’incrocio tra le provinciali 30 e 230, ovvero quella proveniente dallo svincolo di Casal di Principe, della Nola-Villa Literno e quella diretta al real sito di Carditello. In quell’incrocio non vi è alcun segnale che indichi i comuni del basso Volturno (Capua, Santa Maria la Fossa, Castelvolturno) ma soltanto quello “turistico” indicante la Reggia di Carditello. E nessuno parla!
3 risposte
Beh… Affrettiamoci!!!
Ciao Peppe.Sono anni che siamo allo sbando.Quando la strada era dell’Anas era quasi perfetta.Passata alla Provincia,addio sogni di gloria.Ti saluto cordialmente.
Hai ragione ma è colpa anche dei cittadini che subiscono passivamente, non si organizzano e si “affidano” alla stampa, spesso si nascondono dietro la stampa…