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blog a cura di Peppino PASQUALINO
Pubblicati i dati regionali della raccolta differenziata.
Basso Volturno in chiaro-scuro.
L’osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti in Campania, finalmente, ha diffuso i dati relativi alle percentuali di raccolta differenziata effettuate nei 550 comuni della regione; risultati a dir poco sorprendenti e per alcuni versi anche deludenti se si considerano quelli pubblicati da Legambiente negli anni precedenti. A dire il vero, secondo una serena analisi dei dati giunti, non si riesce a percepire un particolare sforzo da parte delle amministrazioni locali per quanto riguarda la pubblicità e la sensibilizzazione, tant’è che in alcuni casi non si verificano impennate statistiche.
Se confrontiamo i dati ufficiali raccolti dalla Regione nel 2012 notiamo da subito la scarsa sensibilità amministrativa legata al problema, tranne una “eccellenza” fatta registrare dal Comune di Santa Maria la Fossa che in quell’anno raggiunse il 66,20% di raccolta differenziata, proprio grazie a un certosino lavoro di pubblicità e sensibilizzazione popolare da parte dell’ufficio tecnico comunale e della protezione civile, in particolare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio. Gli altri enti territoriali nel 2012 partirono con un 40,97% di Grazzanise, 35,65% di Capua, 18,30% di Cancello ed Arnone e, fanalino di coda, il 9,09% di Castelvolturno. Quest’ultima da considerare con un altissimo tasso di presenze straniere molto difficili da sensibilizzare sul problema.
Negli ultimi anni, se si prende come modello il 2012, la cittadina del basso Volturno più “virtuosa” è stata Cancello ed Arnone che nel 2021 ha fatto registrare un eccellente dato: 80,76% di raccolta differenziata. Capua, Castelvolturno, Grazzanise e Santa Maria la Fossa hanno mantenuto una sensibile ascesa attestando i dati nel 2022 rispettivamente al 46,95%, 30,04%, 63,69% e 60,03. I servizi territoriali si presentano sempre a macchia di leopardo, comuni in cui si adotta una azione e in altri no, e viceversa; nel frattempo la tassa TARI, quella che ingloba i rifiuti solidi urbani, in tutti i comuni de basso Volturno resta pressappoco uguale, tranne a Santa Maria la Fossa, laddove il peso tributario è rimasto invariato ma i servizi sono stati dimezzati: niente isola ecologica, niente buste, niente raccolta di medicinali scaduti, niente raccolta di batterie, niente raccolta olio esausto.