Giornata della Memoria vissuta con un testimone.
A Grazzanise il Vice-presidente della comunità ebraica di Napoli.
a cura di Peppino Pasqualino (Giornalista Pubblicista freelance & blogger)
Un altro tassello sulla bacheca formativa è stato inserito quest’oggi dalla vulcanica intraprendenza della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Grazzanise, la Prof.ssa Roberta Di Iorio; una iniziativa che ha permeato la presenza degli studenti in un lungo e rispettoso silenzio. Una Giornata della Memoria vissuta alla presenza diretta di un figlio della Shoah, Sandro Temin, per anni Presidente della Comunità Ebraica di Napoli ed ora vice-Presidente, della famiglia di imprenditori ferraresi che dal 1930 hanno prodotto raffinate pelletterie nella città partenopea.
Coadiuvata brillantemente dai docenti Carla Piscopo, Patrizia Fucile, Anna Rendina, Federico Parente e, per la parte musicale, da Giuseppe Donatiello e Luca Aletto, la dirigente Di Iorio ha fatto vivere una intensa mattinata all’intera popolazione scolastica, in larga parte presente nell’accogliente aula magna e la restante in video-presenza in collegamento dalle rispettive aule grazie ad una elaborata rete informatica, resa possibile dai finanziamenti del PNRR.
Toccante la testimonianza del rappresentante la comunità ebraica napoletana, Sandro Temin, quando nei suoi racconti ha fatto percepire ai presenti tutta l’amarezza del terribile vissuto degli ebrei italiani e, in particolare, della sua famiglia, della madre, insegnante ferrarese, e del padre, imprenditore che per mandare avanti la propria azienda ha dovuto intestarla a un italiano perché a lui, ebreo, non gli era concesso dalle leggi razziali.
<Unica città in Europa a non avere segregato la comunità ebraica, anzi ad averla accolta e difesa ad oltranza contro in nazisti, sfociando nelle azioni di resistenza, senza l’aiuto dell’esercito, durante le famose “quattro giornate”, è stata Napoli> – ha sentenziato con orgoglio nel suo intervento il vice Presidente della comunità ebraica partenopea.
All’iniziale canto de’ “La Vita è bella”, dell’omonimo film premiato con l’Oscar nel 1999, intonato in coro dall’intera assemblea presente, ha fatto seguito, a conclusione della toccante mattinata, il balletto eseguito da Giorgia Gravino sulle note di “Voilà” di Barbara Pravi. Undici anni, frequenta la seconda classe della scuola secondaria di primo grado “E. Mirra” di Santa Maria la Fossa, a scuola di danza classica dall’età di appena quattro anni, la piccola Giorgia ha incantato l’assemblea con la sua perfetta esecuzione, librandosi e sfarfallando in perfetta armonia con le note del brano.
2 risposte
Bellissima e intensa iniziativa
Una esperienza formativa che continua nel tempo. Il testimone della MEMORIA raccolto dal figlio di Alberta Levi TEMIN diventa occasione educativa profonda. Un plauso convinto alla Dirigente Di Iorio, ai docenti della Gravante e alla efficacia dello staff di Presidenza. Ad meliora.