“PIANO NAZIONALE BORGHI”: nessun progetto nel Basso Volturno

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blog di Peppino PASQUALINO
Giornalista Pubblicista freelance & blogger

PARLIAMONE

PNRR CULTURA: il Basso Volturno assente.

Niente progetti, niente rigenerazione borghi, niente rigenerazione territoriale.

“Non tutti i mali vengono per nuocere”, recita così un vecchio proverbio che rimette a posto la coscienza quando qualcosa non va secondo i nostri desideri, i nostri piani, i nostri progetti; è il caso della drammatica pandemia che ha imperversato sull’intero globo, una situazione di stallo che ha causato danni economici di portata inimmaginabile che, però, hanno richiesto uno sforzo politico globale per fare ripartire il volano economico. Sentiamo ogni giorno parlare di PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), tutto un panorama di interventi economici tendente a spalmare la ricchezza attraverso finanziamenti mirati, dai trasporti alle infrastrutture, dallo sviluppo turistico a quello imprenditoriale.

Il “Piano Nazionale Borghi”, fortemente apprezzato, tende a rivalutare gli antichi borghi attraverso microimprese dedite al rilancio locale, allo sviluppo zonale e allo stimolo dell’imprenditoria giovanile; l’emorragia di giovani in partenza per altri territori nazionali e/o internazionali trova conforto in questi segnali di ripresa, purtroppo disattesi nel basso Volturno.    

Da Capua a Castel Volturno non si registrano finanziamenti, tantomeno progettualità approvate nel settore che nei giorni scorsi ha visto una sostanziosa concessione economica in Campania con ben 61 milioni di investimenti di aiuto alle imprese. La più grande fetta di concessioni si registra nella vasta area salernitana mentre in quella che riguarda la provincia di Caserta soltanto 53 sono i progetti approvati; il più vicino all’area è il Comune di Francolise che riceve investimenti per 3 progetti accolti, uno dei quali riguardanti la traccia dell’Antica Appia che sfiora letteralmente per pochi metri il Comune di Grazzanise.

Tanti potevano essere i progetti da presentare nel settore agro-turistico e tante potevano essere le idee legate al Volturno, antica autostrada dell’acqua percorsa dai Romani, alla produzione lattiero-casearia e alla pesca fluviale; senza trascurare, anzi riallacciandosi, i percorsi turistici tra la vicina Reggia vanvitelliana di Carditello, l’ex tenuta CIRIO e il gioiello artistico monumentale dell’XI secolo presente a Santa Maria la Fossa.

MA DI COSA PARLIAMO? 

 

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