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Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance & blogger)
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Il “Festival di Carditello” snobbato dai comuni del basso Volturno.
Ormai il Real sito di Carditello, sede della Reggia borbonica, grazie alla “Fondazione Carditello”, la longa manus del Ministero della Cultura, si è trasformato in una sede di appuntamenti artistici di alto profilo; lo dimostra anche questa sera quando le luci illumineranno il profilo della Reggia e il fantastico palco per accogliere l’orchestra, i coristi e il grande Massimo Ranieri con il suo collaudatissimo spettacolo dal titolo “Tutti i sogni ancora in volo”, frase tratta dal suo grandissimo successo sanremese “Perdere l’amore”.
Il meraviglioso sito borbonico, che da anni ospita il “Carditello festival”, sta operando come “volano economico” dell’intera zona, anche se a dire il vero i Comuni del basso Volturno sembrano addirittura snobbare il sito tammarese, tant’è che non appaiono manifesti, non si notano discussioni di piazza riconducibili a tali eventi così importanti per la zona che era, è e, a quanto pare, voglia restare di una (mi si conceda) impressionante chiusura mentale e culturale, almeno per quanto riguarda la stragrande maggioranza della popolazione mazzonara ancora legata a doppio filo al gretto campanilismo che tende a fare emergere soltanto l’azione locale.
Intanto il “cartellone” del sito reale scorre e dal 1 luglio scorso sta offrendo alla platea serale preziosi momenti musicali: Mario Incudine, Damien Rice, Federico Buffa e Massimo Ranieri gli artisti presenti fino ad oggi. Il prossimo 14 luglio sarà la volta, sempre alle 21:00, di Enrico Ruggeri. A fine luglio saranno di scena Stefano Massini e Luca Barbarossa il 22, mentre il 27 si chiuderà il festival con la presenza di due icone della musica italiana: Antonello Venditti e Francesco De Gregori.