Agrorinasce: stipula dell’Accordo tra ANBSC e la Regione Campania.
“Un contributo di cultura, di rivoluzione, di speranza“
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Un evento di profondo significato sociale e culturale, è quello che La Casa del Cinema di Roma ha ospitato ieri, 25 giugno. L’anteprima del docufilm “La Balzana. Storia del più grande bene confiscato alla camorra in Italia“, diretto da Luca Marconato, alla presenza di illustri autorità. L’iniziativa, promossa da Agrorinasce con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, ha rappresentato un momento cruciale di riflessione sulla legalità, il recupero e la rigenerazione dei beni sottratti alla criminalità.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per la stipula di un importante Accordo Istituzionale tra l’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata) e la Regione Campania, volto a potenziare la valorizzazione dei beni confiscati nel territorio regionale.
Il docufilm ha ripercorso la complessa e incredibile storia de La Balzana, il più grande complesso agricolo confiscato alla camorra in Italia, situato a Santa Maria La Fossa (CE). Oggi, questo bene è gestito con successo da Agrorinasce, che ne sta curando la trasformazione in un innovativo Parco Agroalimentare dedicato ai prodotti tipici della Campania. Un progetto ambizioso, come sottolineato da Giovanni Allucci Amministratore Delegato di Agrorinasce, che ha evidenziato l’importanza di non dimenticare le difficili fasi del sequestro e della riqualificazione, frutto del contributo di numerose istituzioni.
Maria Antonietta Troncone, Presidente di Agrorinasce, ha ribadito la forte rilevanza simbolica de La Balzana, destinata a diventare un “Parco Agroalimentare dei Prodotti tipici della Regione Campania” conservando il concetto di “villaggio agricolo” in grado di valorizzare l’economia campana.
L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli figure istituzionali, tutte unite dall’obiettivo comune di rafforzare la legalità. Francesco Greco, Consigliere per la sicurezza e membro del comitato scientifico Osservatorio Agromafie, ha espresso la soddisfazione per il patrocinio del Comune di Roma, ricordando l’impegno del Sindaco Gualtieri nella creazione di Forum cittadini per la destinazione dei beni confiscati. “Lo Stato non può permettersi di perdere questa partita,” ha affermato Greco, evidenziando come i beni confiscati possano anche contribuire a risolvere emergenze abitative a Roma, con una visione proiettata a livello europeo.
Il senatore Giorgio Salvitti componente della Commissione Antimafia e consigliere del Masaf, in qualità di delegato del Ministro Francesco Lollobrigida ha elogiato l’iniziativa come “un esempio plastico di quanto si può fare quando c’è una sinergia tra le Istituzioni. La Balzana è un’iniziativa straordinaria. Togliere alla camorra gli oltre 200 ettari di terreno del più grande complesso agricolo di Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta, ci consegna l’immagine di come possiamo restituire ai cittadini delle strutture, facendole rinascere. Da oggi, invece che i Sandokan o gli affiliati ai clan Schiavone e Bidognetti, dentro quelle aree ci saranno normali cittadini che hanno a cuore progetti sociali, puntando sull’agricoltura grazie alla guida di Agrorinasce“.
La firma del protocollo tra Mario Morcone Assessore della Regione Campania per la Sicurezza, Legalità e Immigrazione, On. Wanda Ferro Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e Maria Rosaria Laganà – Prefetto Direttore ANBSC, ha segnato un momento chiave. Morcone ha sottolineato come questo accordo rafforzi la collaborazione e consenta una maggiore geolocalizzazione dei beni, con la Campania già riconosciuta come esempio di buone pratiche.
Maria Rosaria Laganà – Prefetto Direttore ANBSC ha espresso grande fiducia nel protocollo, sottolineando l’importanza di accelerare la rivalorizzazione dei beni confiscati attraverso la sinergia tra le istituzioni e il mondo civile per affermare la legalità creando “lavoro e bellezza“.
L’On. Wanda Ferro ha parlato di “tanti passi avanti” compiuti dalla Regione Campania, definendo la firma del protocollo un “segnale molto forte” e ringraziando magistrati e forze dell’ordine per il loro impegno. Ha rimarcato che “Lo Stato ha simboli più forti della mafia, La Balzana ne è la dimostrazione,” citando Sant’Agostino e la “speranza di cambiare le cose” come motore di una vera “rivoluzione culturale“.
Raffaello Magi Consigliere di Cassazione e giudice estensore nel processo “Spartacus”, ha evidenziato la mancanza in Italia di una “seria narrazione pubblica del racconto giudiziario,” sottolineando come iniziative come questa possano contribuire a colmare un vuoto e a raccontare i sacrifici e le vite spezzate.
L’evento si è concluso con un messaggio unanime di speranza e riscatto. Morcone ha definito la Balzana “una leva di riscatto fondamentale per il territorio” mentre Wanda Ferro l’ha descritta come “La storia di un paese che ha saputo reagire. Un contributo di cultura, di rivoluzione, di speranza. Il lavoro che sta facendo Agrorinasce è straordinario e lavoreremo tutti insieme per affinchè sia un successo“.
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Piero Gaeta ha sottolineato lo straordinario lavoro della magistratura e delle forze di polizia sul territorio e oggi il lavoro di Agrorinasce sul complesso della Balzana. “Il docu-film e il lavoro di Agrorinasce sui beni confiscati dimostra a tutta Italia che si può fare”.
Infine, le conclusioni sono state lasciate a Margherita Cassano – Prima Presidente della Corte suprema di Cassazione, che ha sottolineato come il docufilm abbia fatto “vivere l’attualità della Costituzione” non solo come principi scritti su carta, ma attraverso le storie di uomini e donne che ne incarnano i valori. La citazione di Luigi Della Valle, ex direttore della Cirio Balzana deceduto nell’anno 2021 all’età di 91 anni e al quale è stato dedicato il docu-film che conclude la preziosa ultima intervista contenuta nel docu-film, “vogliamoci bene senza un mondo di guerre“, ha suggellato una narrazione che trasmette messaggi positivi e di riscatto.
Erano presenti: per il Comune di S. Maria la Fossa il Sindaco Nicolino Federico e una delegazione dell’Amministrazione comunale, per il Ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR Riccardo Monaco, Direttore Generale e Giuseppe Guerrini, Responsabile ‘Piano progetti esemplari’; Donato Monaco – Vice Capo Gabinetto del Ministero dell’Agricoltura; Lucia Volpe – Prefetto di Caserta; Paola Spena – Prefetto Commissario Nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati; Chiara Zaganelli – Direttore Generale CREA; Vittorio Di Trapani – giornalista, Presidente della FNSI; Alessandra Pesce – Dirigente CREA; Livio Proietti – Presidente ISMEA; Commissario Unico Gen. Brig. CC Giuseppe Vadalà; il Sindaco di Santa Maria La Fossa Nicolino Federico; numerosi consiglieri della Corte di Cassazione, Rocco Maruotti, segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati; Maria Rosaria Covelli, Presidente Corte di Appello di Napoli; Vincenzo Spadafora, già Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri.