Fermata dal maltempo, Santa Maria la Fossa rivive la tradizione grazie ai giovani

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Il falò di Sant’Antonio

I giovani alla riscoperta delle tradizioni

a cura di Enrico Roberto ALICANDRI (Ins. di Scienze Religiose)

Il falò di Sant’Antonio, già previsto per il 17 gennaio e rinviato a causa dell’emergenza Volturno, è in programma questa sera dopo la Santa Messa celebrata alle 17:45 dal Parroco, don Pasquale BUOMPANE, nella monumentale Chiesa dell’XI secolo intitolata all’Assunta .

Al termine della celebrazione Eucaristica, così come si evince dal programma, è prevista una breve processione con la venerata statua di Sant’Antonio Abate che terminerà nei pressi del terreno parrocchiale (di fronte all’area mercato) dove, alle 18:15 circa,  Don Pasquale benedirà gli animali e darà il via all’accensione del fuoco. Seguirà un momento di condivisione con tutti i presenti.

Sant’Antonio Abate, considerato il Monaco più illustre della Chiesa Antica, nacque a Coma, in Egitto, intorno al 251. Rimasto orfano molto giovane di entrambi i genitori, decise di donare tutto ai poveri e di condurre una vita anacoretica. Abbandonò il suo romitaggio soltanto in due occasioni: la prima per confortare i cristiani perseguitati dall’imperatore romano Massimino Daia e la seconda per invitarli alla fedeltà verso il Concilio di Nicea.

Il fuoco legato al suo culto è collegato a più racconti e leggende. Si narra che lottasse per contendere le anime dei peccatori al demonio e strapparle dal fuoco dell’inferno. Ci sono poi altri significati simbolici evidenti: il fuoco rappresenta la luce della speranza nei giorni più bui e freddi dell’inverno.

La vita di Sant’ Antonio Abate ha risvegliato nel gruppo giovani parrocchiale la voglia di “rivivere” il Falò di Sant’Antonio nel segno della condivisione e della preghiera.

Ecco il pensiero espresso dai giovani organizzatori dell’evento: <Essendo molto legati alle tradizioni antiche, abbiamo voluto riscoprire e mantenere vivo l’atteso falò di Sant’Antonio che ha delle origini storiche ben radicate nel nostro paese, oltreché in tutta Italia.  Ci teniamo a ringraziare don Pasquale, sempre pronto a supportarci nelle nostre iniziative>.

 

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