COSA FAREBBE UNA RADIO…che manca!

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Giornata Mondiale della Radio

RADIO BASSO VOLTURNO e RADIO GANGE nel ricordo di tanti.

E se tornassero in una unica emittente del Basso Volturno?

IMPRENDITORI:  UN’IDEA !

PARLIAMONE

a cura di Peppino Pasqualino

Oggi, in tutto il mondo, è stata festeggiata la “Giornata Mondiale della Radio”, un momento storico passato in sordina, quasi nel totale silenzio generale sulla stampa locale e tra le menti da cui ci si attenderebbe un seppur minimo ricordo. Un modo di comunicare che ha fatto deflagrare i sogni di tutti quelli che nei primi del novecento hanno sentito il riverbero delle notizie dal mondo grazie al gracchiare di quel cassone di legno che emetteva suoni.

Radio Basso Volturno (foto storica anni ’70)

Nel basso Volturno, ascoltando le testimonianze di tanti con le tempie grigie, negli anni ’70 emergevano due fonti radiofoniche che coinvolgevano tanti esuberanti giovani, tutti attratti dalla diffusione della buona musica: le due emittenti in FM (modulazione di frequenza) RADIO GANGE e RADIO BASSO VOLTURNO. La prima trasmetteva da Cancello ed Arnone e la seconda da Grazzanise, quest’ultima abbarbicata su un edificio del centro con un viavai continuo di ragazzi “affamigliati” dall’ideale politico dalle genuine radici di sinistra. Luoghi di dialoghi, di buona musica di cui il periodo storico era traboccante, di confronto e anche di scontro, ma sempre contenuto nello steccato del dibattito democratico.

Queste radio locali, le cui frequenze furono letteralmente cancellate dai pachidermici interessi economici di grandi imprenditori, capaci di intervenire a livello parlamentare e tessere una normativa cucita addosso per sbarazzarsi di ogni piccola entità diffusiva, erano piccole realtà che, comunque, muovevano l’economia con le prime pubblicità e donavano uno spazio di socialità nel quale si coltivava la crescita di una generazione.

              Consolle di RBV (anni ’70)

Da allora nessuno si è chiesto cosa potrebbe fare una radio, anche se in trasmissione “streaming” (perdonate l’odioso inglesismo)?

Una entità radiofonica del Basso Volturno, con bassi costi di costituzione e gestione, potrebbe trasformarsi in  occasione unica per riformare una generazione attorno a un progetto di informazione locale, di confronto democratico, di diffusione e conoscenza dei prodotti artigianali, di creazione di un terreno fertile per il confronto delle forze politiche preposte alle amministrazioni degli Enti Locali, queste ultime troppo lontane dalla cultura del dialogo e della trasparenza amministrativa.

L’imprenditoria locale potrebbe analizzare questa possibilità e donare una RADIO STREAMING a questa lingua di terra con un bacino di utenza che sfiora i 70.000 abitanti.

Meditate gente… meditate!

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