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“Casa Lorena”: conforto, reinserimento sociale e lavorativo per chi subisce violenza.
Basterà rivolgersi ai servizi sociali comunali.
a cura di Giuseppe PASQUALINO
Finalmente, è proprio il caso di dire: finalmente! Anche se il territorio del basso Volturno è spaccato in tre per quanto riguarda la fruizione dei servizi sociali, e le offerte alle fasce più deboli sono fornite un po’ a macchia di leopardo, adesso si può finalmente diffondere la notizia (più volte “celata” dal centro di coordinamento di Santa Maria Capua Vetere come se fosse un segreto di Stato) che lo sportello anti-violenza per le donne, dopo lo stop subito a fine 2022, è ripartito con tutta una serie di iniziative gratuite che qui di seguito elenchiamo per opportuna conoscenza. Intanto Castelvolturno e Cancello ed Arnone dipendono territorialmente da Mondragone, Grazzanise e Santa Maria la Fossa (addirittura) da Santa Maria Capua Vetere e Capua, essendo distretto sanitario, naviga a vista per conto proprio con i suoi comuni afferenti.
Accoglienza, ascolto, ospitalità per le donne e per i propri figli, orientamento, consulenza legale e psicologica, gruppi di auto-aiuto e accompagnamento nel percorso di inserimento lavorativo, questi i servizi offerti dall’ambito C8 per i Comuni del basso Volturno, Grazzanise e Santa Maria la Fossa. “Casa Lorena“, si chiama così il centro presso cui le donne vittima di violenza potranno rivolgersi gratuitamente durante l’arco dell’intera giornata e anche di quelle notturne, facendo capo alla struttura ubicata in Casal di Principe; per avere ogni informazione basta rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di appartenenza, uffici preposti a indirizzare e assistere le interessate che vivono il dramma della violenza tra le mura di casa.
Importante anche l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale offerti dagli operatori specializzati di Casa Lorena.
Una risposta
Servizio importante, purtroppo, ormai, indispensabile