www.bassovolturno.it
blog di Peppino PASQUALINO
La consapevolezza di avere un enorme potenziale economico.
La “mozzarella” raccontata da Iorio per una nuova cultura imprenditoriale.
Il clima respirato nella serata di presentazione del libro di Pasquale Iorio è stato caldamente proiettato nel gusto consapevole di apprezzare, una volta e per tutte, l’oro bianco dei “Mazzoni” come una preziosa fonte economica da custodire che, nonostante il prolungato periodo di crisi, continua a dare lavoro ai tantissimi addetti ai lavori. E il libro “Storia della mozzarella”, scritto sapientemente dal noto pubblicista e scrittore, Pasquale Iorio, ha dato un impulso determinante a questa consapevolezza, una appassionata rilettura di tutti i momenti storici che hanno fatto della mozzarella una vera e propria “Regina della tavola”.
E pensare che il prodotto gastronomico tratto dal prezioso latte di bufala si attesta tra i primi quattro in Italia nella classifica delle esportazioni internazionali; un elemento basilare per l’economia dell’intera provincia casertana e di quella minima fetta territoriale napoletana. Una sottolineatura critica di grande spessore è giunta dall’autorevole intervento del giornalista freelance, il Prof. Raffaele Raimondo, che ha evidenziato la dominante capacità imprenditoriale di marketing messa in campo dalla provincia di Salerno che ha fatto del prodotto caseario bufalino una vera e propria catena culturale di raffinata concretezza in contrapposizione, invece, a quella casertana ridotta a tanti isolati orticelli imprenditoriali che stentano ad affermare questo preziosissimo elemento gastronomico di enorme potenziale economico.
Paola Paesano
Tra i tanti interventi in occasione della presentazione del libro, coordinati dall’intramontabile organizzatore, il giornalista Mattia Branco, direttore del quotidiano on-line “La Voce del Volturno”: quello della consigliera Olimpia Di Domenico, che ha auspicato il sogno di avvicinare i giovani a questa materia e creare germogli giovani sulle radici antiche; di Paola Paesano, veterinaria-pittrice con i suoi stupendi quadri dedicati alla bufala; di Gabriele Di Vuolo, che ha elencato le preziose caratteristiche organolettiche della carne bufalina, poco apprezzata ma anche poco pubblicizzata; e quello di Maria Giuditta Biancolella che ha addirittura recitato una sua poesia dedicata a tutti i momenti che precedono la mozzatura finale del prodotto caseario tanto declamato.
Un prezioso annuncio è stato dato in questa occasione: la creazione di un museo della bufala e della mozzarella troverà sede stabile in un bene confiscato alla camorra sul territorio locale.
3 risposte
You replied to this comment.
Grazie per l’autorevole commento.
Bellissima serata culturale,onorata per essere stata invitats