“Fortemente” in attesa del centro antiviolenza

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blog di Giuseppe PASQUALINO (Giornalista Pubblicista freelance e blogger)

Quei servizi a “macchia di leopardo” che non fanno bene al territorio. Centro antiviolenza “Fortemente” ancora al palo. Assistenza Anziani… di che si tratta?

C’era una volta“… iniziano così tantissime fiabe, quelle che fanno sognare i bambini e spesso anche i grandi. Ed è proprio il caso di una delle favole più belle, annunciate e sciorinate nei tanti documenti, nelle numerosissime dichiarazioni, negli atti di intesa: i servizi alla persona nell’ambito territoriale definito C8. Questo ambito territoriale abbraccia sette realtà comunali (Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, San Tammaro, Curti, Casapulla, Santa Maria la Fossa, Grazzanise)  alquanto diverse dal punto di vista del tessuto sociale, anche se è stato “pensato” per aderire, come sovrapposizione geografica, all’identico territorio di competenza del distretto sanitario, quello guidato, in sede di regìa, dal Comune di Santa Maria Capua Vetere.

Tanto per citare uno dei servizi più importanti da svolgere a favore della fasce deboli, quello destinato alle persone anziane che vivono da sole, non offre alcunché all’utenza. Per i due comuni del basso Volturno, Santa Maria la Fossa e Grazzanise, ad esempio, mentre un ventennio fa si registrava un concerto di idee e diverse applicazioni progettuali sul territorio, ai giorni d’oggi non si verifica una risposta almeno sufficiente tra l’utenza; anzi alcune progettualità, come quella scandalosa del Comune fossataro che godeva del servizio di assistenza domiciliare alle persone sole attraverso l’utilizzo di LSU, sono state cancellate a dispetto della già precaria condizione degli anziani.  

Il Centro antiviolenza, pensato e chiamato “Fortemente”, i cui servizi dovevano prevedere la consulenza psicologica, la mediazione culturale, l’orientamento al lavoro e la consulenza legale non si sa che fine ha fatto, dato che anche dalla fonte istituzionale di regìa non si riesce a sapere chiaramente perché tali attività sono sospese dall’inizio dell’anno. Al 31 dicembre è scaduto il contratto per la conduzione dei servizi? Se è così perché non ci si prepara prima per dare continuità al servizio? L’ipotesi più avvalorata resta quella del mancato pagamento della cooperativa che ha svolto le attività.

Intanto nei comuni del basso Volturno, per i casi di violenza ci si affida a Mondragone, così come fa il Comune di Cancello ed Arnone, mentre Grazzanise e Santa Maria la Fossa attendono il nuovo affidamento del servizio da parte del Consorzio. Pertanto vige la filosofia del “tira a campare“. 

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