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a cura di Peppino PASQUALINO
Giornalista Pubblicista freelance & blogger
Amianto nel Volturno a Santa Maria la Fossa.
E’ ora di agire! Prima che sia troppo tardi.
“Fate presto!” I meno giovani ricorderanno il titolo a caratteri cubitali campeggiante la testata de’ “il Mattino” qualche giorno dopo il terribile terremoto dell’Irpinia, quando i soccorsi tardavano a raggiungere i centri abitati dell’appennino campano rasi al suolo dalla violenta scossa. Ed è il caso di rinnovare quel terribile appello per il basso Volturno, più precisamente per il Volturno, il corso d’acqua più lungo e importante dell’intero meridione d’Italia che sta vivendo tempi drammatici a causa del comportamento “assassino” di qualcuno (per fortuna ancora pochi rispetto alla massa) che continua imperterrito a scaricare rifiuti di ogni genere lungo le sue sponde.
Sono tanti i punti in cui continuamente si rinvengono rifiuti (tranquillamente riciclabili) ma non erano ancora apparsi l’amianto e gli impianti di condizionamento dell’aria, quelli che puntualmente sono stati ritrovati in località “Purtillo”, in agro di Santa Maria la Fossa, grazie all’impegno dei volontari della D.E.A. (Difesa Eco Ambientale) che continuamente rastrellano l’intero territorio provinciale pronti a segnalare alle autorità competenti la presenza di elementi inquinanti e abusi perpetrati contro l’ambiente.
Con una nota trasmessa via posta elettronica certificata, la D.E.A. ha notiziato dell’accaduto il primo cittadino del Comune di Santa Maria la Fossa, Arch. Nicolino Federico, il Comando di Polizia Locale, la direzione regionale per la protezione dell’ambiente e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; in pratica, durante un servizio di perlustrazione presso la sponda sinistra del Volturno, proprio a ridosso del corso d’acqua, sono stati rinvenuti materiali plastici utilizzati in agricoltura per irrigare, giocattoli in disuso, due condizionatori d’aria dismessi, una serie di onduline in amianto e tutta una serie di rifiuti solidi urbani più o meno pericolosi.
Tutto questo materiale sarà trascinato verso il mare alla prossima inondazione del corso d’acqua.
Ora è giunto il momento di agire, di agire in coordinamento, di agire territorialmente per tutto il basso Volturno, di agire unitariamente; i Sindaci dovranno unirsi ad un tavolo di coordinamento e attuare ogni strategia utile per evitare questo disastro ecologico. Basta con gli individualismi, occorrono azioni unitarie forti e determinate a risolvere la problematica e progettare un “futuro” per questo importante corso d’acqua troppo snobbato da amministratori e cittadini. Adesso si attendono le indagini da parte delle forze dell’ordine che risaliranno all’autore del misfatto così come è accaduto in altre parti del territorio casertano e napoletano.
2 risposte
Stiamo tutti male e si continua?.
.ma come si può fare? Maledetti
Ciao Peppe.Ormai siamo messi male.Ci vogliono interventi severi per risolvere il problema.