Pino Imperatore al 2 Type di Pinetamare.
L’autore di “Benvenuti in casa Esposito” ha presentato “I demoni di Pausilypon”.

Il cambio di paradigma che si sta vivendo, anche se lentamente, a Castelvolturno fa percepire a tanti la consapevolezza di potere, e dovere, seppellire un recente passato dato in “pasto” allo sciacallaggio mediatico. Ora la “pelle sociale” sta mutando e la cittadina rivierasca da quella casbah post-terremoto si sta trasformando in “esempio” e “capitale” campana della multiculturalità.
Ora è giunto anche il tempo che da Castelvolturno giungono cenni di eccellenze, non solo dal versante gastronomico e produttivo ma anche da quello artistico e culturale. Anche se la spinta è giunta da una associazione culturale “Piazze del Sapere”, animata da un napoletano trapiantato, l’ingegnere Bruno Marfe, ex dirigente del Comune di Napoli che ora vive a Castelvolturno, è giunto il momento di confermare la tendenza locale a percepire la cultura quale elemento gratificante in grado di elevare gli animi ad una prospettiva sociale migliore.
E nel salotto del “2 Type” di Pinetamare, suggestivo luogo per tali eventi, l’ormai famoso giornalista, narratore, scrittore e autore napoletano Pino Imperatore (milanese al 20% come da lui stesso dichiarato), figlio di mugnanesi emigrati a Milano, ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale: “I demoni di Pausilypon” edito dalla casa editrice HarperCollins.

Reso famoso dal lavoro cinematografico tratto dal suo romanzo “Benvenuti in casa Esposito”, subito dopo trascritto in versi teatrali a sei mani, dall’autore, Paolo Caiazzo e Alessandro Siani, come da lui stesso dichiarato in occasione dell’intervista durante la presentazione del libro, il giornalista mugnanese Pino Imperatore ha sfogliato la sua storia dagli anni in cui era cronista e corrispondente de’ “il Mattino” a fianco di Giancarlo Siani ai giorni di oggi in cui è Direttore di Municipalità dopo essere stato Responsabile del Settore Grandi Eventi del Comune di Napoli, passando dalla scuola di giornalismo a quella di scrittura umoristica, da lui stesso istituita.
L’indomani della presentazione del libro di Amedeo Colella, l’incontro con Pino Imperatore ha ulteriormente donato un momento di determinante supporto al rilancio di una terra per troppo tempo relegata ai margini della storia locale da una informazione spesso tendente soltanto a tornaconti economici.
3 risposte
Promotore di grandi eventi culturali, il mio vivo apprezzamento per l’impegno di Bruno Marfè!
Una bella serata commentata in maniera eccellente
Il bello salverà il mondo.